Keith Ellison e Andre Carson ricevono una notevole attenzione essendo i primi due musulmani a lavorare in seno al Congresso degli Stati Uniti. La novità della loro presenza, tuttavia, non dovrebbe occultare il fatto che del Congresso fanno parte altri rappresentanti che si collocano nell'ala sinistra del Partito democratico e che remano altresì a favore degli interessi e della causa degli islamisti.
Non essendo questi musulmani, il loro relativo anonimato attira meno attenzione su di loro e può darsi che ciò li renda più efficaci. Ad esempio, nel 2009, quando la Camera Usa ha votato – con 390 voti a favore e 5 contrari – una risoluzione riguardante il diritto di Israele a ricorrere alla legittima difesa contro Hamas, Carson si è espresso a favore della risoluzione ed Ellison no, pur essendo "presente". Al contrario, Dennis J. Kucinich, Gwen Moore, Ron Paul, Nick Rahall e Maxine Waters hanno votato "no". Oltre a questi cinque, nelle loro file vanno altresì inclusi Cynthia McKinney, Gregory Meeks e James Moran.
Kucinich (al centro) s'incontra con dieci membri del CAIR, tra cui Nihad Awad, direttore esecutivo dell'organizzazione. |
Le posizioni assunte all'estrema sinistra da parte di Kucinich su una serie di argomenti (da ricordare soprattutto la promessa di istituire un dicastero della pace) non hanno affatto bruciato la campagna elettorale di allora, ma la sua piattaforma elettorale è risuonata fra gli elettori democratici, in una corsa alla presidenza seminata d'ostacoli, ottenendo così l'8 per cento dei voti in Utah e nello Stato di Washington, il 9 per cento nel suo stato di origine che è l'Ohio, il 16 per cento in Maine, il 17 per cento in Minnesota e un impressionante 26 per cento alle Hawaii. (Sforzi analoghi in una campagna elettorale per la presidenza del 2008 furono un insuccesso, perché non gli valsero più del 2 per cento dei voti.)
Questa rispettabile affermazione ha ricevuto una notevole copertura mediatica per la sua campagna del 2004, e a loro volta i giornali hanno esposto solo le posizioni del candidato e le sue attività riguardo all'islamismo.
Le posizioni di Kucinich
Già prima del 2004, Kucinich aveva mostrato un debole per l'islamismo, definito come l'ideologia che cerca di applicare la legge islamica (la Shari'a) in tutto il mondo. Per esempio, nel 1997, egli si era ostinato ad accettare una donazione di 500 dollari da parte di un illustre islamista di Washington, Abdurahman Alamoudi. Kucinich finì per restituire il contributo finanziario del 1997 solamente dopo che Alamoudi fu arrestato nel 2003 per aver preso soldi dall'intelligence libica, accuse che gli procurarono un lungo periodo di detenzione in carcere.
Nella campagna presidenziale del 2004, Kucinich ha adottato degli elementi chiave del messaggio islamico radicale e ha lavorato a stretto contatto con il gruppo islamista più aggressivo dell'America del Nord, il Council on American-Islamic Relations (CAIR). Egli ha riecheggiato la linea del CAIR sui musulmani americani che hanno "sofferto molto nel corso degli ultimi anni" e che sono stati "un capro espiatorio, sottoposti a profiling e alle pratiche repressive di applicazione della legge che sono veramente ripugnanti in una democrazia". Kucinich ha presentato le linee politiche fondamentali (opposizione alla guerra in Iraq e al Patriot Act, "il sostegno dei diritti dei palestinesi") come strategie che non danneggiano i musulmani. Egli ha persino arguito che le sue proposte per un'assistenza sanitaria universale e per l'estensione dell'istruzione pubblica "sono compatibili con le loro convinzioni religiose [islamiche] riguardo al fornire aiuto ai meno fortunati e ai bisognosi".
"Leslie Sinclair, conosciuta anche sotto il nome di Munira, esprime il suo entusiasmo per Dennis Kucinich alla moschea Idriss, nei pressi di Northgate", nello Stato di Washington, il 3 febbraio 2004. |
Un giornalista ha descritto come, nel corso di un importante incontro con i musulmani, Kucinich abbia citato il Corano con "la passione di un predicatore errante" e incitato il pubblico ad alzarsi in piedi e cantare "Dio è grande" (Allahu Akbar). A un altro pubblico musulmano ha detto: "Ho una copia del Corano nel mio ufficio".
(In questo Kucinich ha preceduto l'ex-premier britannico Tony Blair, che nel giugno 2011 disse: "Leggo il Corano ogni giorno. In parte per capire alcune delle cose che accadono nel mondo, ma soprattutto perché è estremamente istruttivo".)
Il suo sito web della campagna aveva una pagina speciale dedicata agli americani di origine araba e un'altra dedicata ai musulmani. Alcuni documenti della campagna di Kucinich sono stati tradotti in arabo. Di particolare interesse è la pagina che elogia il suo "lungo operato per rendersi aperto alla comunità musulmana":
Egli ha assunto o ha preso come stagisti un certo numero di americani musulmani. [Commento di DP: ad esempio, Souheila Al-Jadda ha fatto parte del suo staff alla Camera dei Rappresentanti.] Egli si incontra regolarmente con i suoi elettori musulmani e arabo-musulmani a Cleveland. Nella sua campagna presidenziale, ha parlato più volte durante gli eventi organizzati dal CAIR, ed è l'unico candidato ad averlo fatto – e a dispetto di avere contro a causa di questo una certa stampa di commentatori di destra. [Commento di DP: a giudicare dal sito web "i musulmani per Kucinich", si tratta di un riferimento a me.] Egli ha inoltre preso la parola alla convention dell'ISNA [Islamic Society of North America] del 30 agosto 2003.
Inoltre, continua il sito, Kucinich "ha creato l'incarico di coordinatore nazionale de 'i musulmani per Kucinich' nel suo staff della campagna presidenziale". Complessivamente, "i musulmani che lavorano come volontari della campagna, compreso il coordinatore nazionale de 'i musulmani per Kucinich', hanno trovato non solo il candidato stesso ma anche il suo staff ospitali e impazienti di lavorare con loro e di tendere la mano alla comunità musulmana".
Kucinich ha altresì pubblicizzato il sostegno avuto fra i musulmani, citando delle organizzazioni islamiste come prova:
I leader di organizzazioni nazionali musulmane come il CAIR, l'ISNA e l'Alleanza musulmana americana hanno espresso il loro sostegno alla candidatura di Kucinich. Un gruppo di quasi cento sostenitori costituiti da musulmani comuni di ogni parte del Paese ha creato una mailing list per ricevere aggiornamenti sulla campagna e conoscere le opportunità di volontariato. I membri di questo gruppo sono triplicati nel corso di quest'ultimo mese [Commento di DP: questa pagina non è datata, pertanto, non è chiaro a quale mese si riferisca] e continuano ad aumentare su base giornaliera. Non sembra esserci un simile gruppo organizzato di musulmani che appoggi uno degli altri candidati.
In cambio di queste espressioni di solidarietà, Kucinich ha cercato di avere il sostegno elettorale musulmano. Non sorprende che Kucinich abbia esortato i musulmani a votare in blocco per accrescere il loro potere politico e questo non solo seguiva la linea d'azione delle organizzazioni islamiste, ma presumibilmente rispecchiava la sua speranza di essere il beneficiario dei loro voti.
Il calendario di Kucinich
Il candidato ha dedicato molto tempo e parecchi sforzi a occuparsi e ad incontrare di persona i musulmani. Il canale rete televisivo MSNBC ha notato, ad esempio, che Kucinich ha fatto in modo che "le moschee e le organizzazioni musulmane occupassero un posto sulla sua agenda politica quando teneva comizi elettorali in giro per il Paese". Qui di seguito un elenco parziale dei suoi impegni durante la fase cruciale della campagna delle primarie:
- 30 novembre 2003: Kucinich ha parlato al settimo banchetto per la raccolta fondi annuale fuori Washington, D.C.
- 20-21 dicembre: Kucinich si è rivolto elettronicamente al congresso annuale del Muslim Public Affairs Council e ha ottenuto un 17 per cento di sostegno nel suo sondaggio d'opinione pre-elettorale, arrivando secondo dietro Howard Dean.
- 30 dicembre. Per ordine del CAIR Kucinich si è recato presso la Società islamica dell'area di Tampa Bay ed è stato "accompagnato a visitare una clinica privata gratuita, una scuola musulmana a tempo pieno e una dispensa alimentare per bisognosi" e ha incontrato i membri del CAIR. Il direttore della comunicazione in Florida del CAIR, Ahmed Bedier, ha espresso così il suo sostegno a Kucinich: "Possiamo percepire la sincerità e gli stati d'animo e vedere che lui crede realmente in ciò che dice. È raro trovare a Washington qualcuno così".
- 13 gennaio 2004: Ahmed Bedier del CAIR ha elogiato Kucinich perché reca "con sé la bandiera del vero patriottismo e un messaggio d'integrazione e pace".
- 25 gennaio: Kucinich è apparso in occasione di un forum della campagna presidenziale a Houston, co-organizzato dal CAIR.
- 27 gennaio: Steve Cerny, co-presidente in Virginia della campagna "Kucinich for President", ha inviato una nota indirizzata ai "sostenitori musulmani di Kucinich for President" che cominciava con "Assalaamu Alaykum" (in genere, una frase usata solo fra musulmani), pregando i destinatari di partecipare a una riunione il 31 gennaio. Cerny ha parlato di "una massiccia presenza ai grandi festeggiamenti per l'Eid al DC Armory, il I° febbraio, ad altre feste per l'Eid e "nel maggior numero di moschee" il 6 febbraio. Cerny ha anche parlato dell'intenzione di stampare 30.000 volantini destinati alla comunità musulmana e le liste degli elettori musulmani iscritti nelle liste elettorali e del suo proposito di "ricordare ai musulmani le elezioni e chiedere il loro sostegno a Kucinich".
- 29 gennaio: Il Comitato d'azione politica arabo-americano con sede a Detroit ha dato a Kucinich oltre due terzi dei voti espressi dai suoi membri nel sostegno al presidente. (Un altro rapporto indica che Kerry non ha ricevuto alcun voto.)
- I° febbraio: Kucinich ha cominciato la giornata partecipando a "una festa islamica all'Università del Nuovo Messico dove ha dichiarato ai presenti che, come presidente, avrebbe lavorato per ricostruire le relazioni fra la comunità musulmana e il governo americano".
- 3 febbraio: Kucinich ha trascorso un'ora e mezza alla moschea Idriss di Seattle, mezz'ora con i dirigenti e un'ora con la comunità. Questo invito induce a due osservazioni: 1) Questo evento può includere la salat al-maghrib (la quarta preghiera islamica quotidiana, che si recita subito dopo il tramonto, N.d.T.), osservata dal deputato Dennis Kucinich". 2) Kucinich, non la moschea, ha promosso l'evento quando "ha chiesto d'incontrare la comunità musulmana locale".
- 28 febbraio: Kucinich ha visitato la moschea Masjid Omar ibn Al-Khattab nel centro di Los Angeles e ha parlato di Iraq, di istruzione e del sistema penitenziario con circa 65 persone.
- 8 marzo: Nel corso di un evento sponsorizzato dalla sede del CAIR a San Antonio, Kucinich ha incontrato 400 musulmani. Sarwait Husain, a capo di questo ufficio, in quell'occasione ha detto: "Anche se lui non vincerà [la presidenza], può rappresentare la nostra voce al Congresso".
Dopo il 2004
"Il candidato presidenziale democratico Dennis Kucinich ha affrontato le questioni della pace e delle libertà civili, durante una riunione della comunità musulmana di San Antonio, il 5 marzo [2004]". |
Nel 2006, egli si è recato in Medio Oriente durante la guerra tra Hezbollah e Israele e si è concentrato unicamente sulla distruzione causata da Israele e non ha visitato le scene degli attacchi di Hezbollah nello Stato ebraico.
Nel giugno 2007, la Camera dei Rappresentanti americana ha votato con 411 voti a favore e 2 contrari la Risoluzione 21, "che invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ad accusare il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad di aver violato la Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio e la Carta delle Nazioni Unite a causa dei suoi appelli alla distruzione dello Stato d'Israele". Kucinich (insieme a Ron Paul) ha espresso uno dei due voti contrari alla risoluzione.
Nel 2008, secondo l'Inter-Press Service di estrema sinistra, Kucinich è stato l'unico candidato alla presidenza ad aver tentato di corteggiare il voto musulmano. Quello stesso anno, egli ha condannato la politica americana nei confronti dell'Iran, ma non la politica iraniana nei confronti degli Usa e ha chiesto di istituire una "Commissione nazionale sulla Verità e la Riconciliazione" che avesse "il potere di costringere a testimoniare e raccogliere documenti ufficiali da rivelare al popolo americano (…) l'inganno sotteso" che è stata la risposta dell'amministrazione Bush all'11 settembre.
Nel 2009, Kucinich ha chiesto il sostegno musulmano asserendo che la questione sanitaria offre ai musulmani "l'opportunità di aiutare persone di ogni fede religiosa. Questo è un momento importante per i musulmani, le cui espressioni di saluto contengono la parola pace. Che partecipino al dibattito attuale".
In un'intervista del 2010 al Turkish Policy Quarterly, Kucinich si è rivolto ai turchi e al loro governo islamista, adulandoli in modo servile: "Ai miei fratelli e sorelle musulmani in Turchia dico Selamun aleykum. Dovremmo estendere la pace gli uni agli altri. La Turchia è una democrazia aperta, democratica, pluralista e gli Stati Uniti dovrebbero promuovere il rispetto per l'Islam". Sempre nel 2010 Kucinich ha approvato la linea islamista secondo la quale gli attacchi con droni contro obiettivi di al-Qaeda condotti dalle amministrazioni Bush e Obama hanno contribuito ad alimentare "fanatismo e radicalismo".
Si dice che Kucinich sia il solo membro del Congresso ad aver condannato pubblicamente l'autorizzazione data nel 2010 dall'amministrazione Obama all'assassinio di Anwar al-Awlaki, cittadino americano e sponsor del terrorismo in Yemen accusato di essere legato a molteplici attacchi negli Stati Uniti. Nel 2011, egli è stato probabilmente l'unico a elogiare il governo del dittatore siriano Bashar al-Assad per "la disponibilità ad ascoltare" l'opposizione che lui stava in quel momento massacrando.
Conclusioni
Benché Kucinich sembrasse eccentrico agli occhi dei democratici in corsa alle presidenziali americane – cercare il voto islamista nel 2004 era un modo sicuro per non arrivare alla Casa Bianca – il suo stretto rapporto con l'Islam radicale è stato innovativo e rivoluzionario.
Ciò è confermato da Howard Dean che ripercorre le orme di Kucinich durante la propria campagna presidenziale del 2004. Il Consiglio nazionale degli americani pakistani (NCPA) racconta, ad esempio, come Dean abbia incontrato a Milwaukee circa un centinaio di membri del neonato Consiglio dell'elettorato musulmano d'America (MECA). In questo modo, afferma l'NCPA, egli "ha aiutato i musulmani a creare un precedente che nessun candidato alle presidenziali americane dovrebbe ignorare", e descrive questo episodio come qualcosa che va oltre ciò che Kucinich ha fatto:
Dennis Kucinich si è altresì recato a qualche cerimonia musulmana. Tuttavia, questi eventi erano organizzati dalle importanti organizzazioni nazionali nell'ambito del loro impegno di raccogliere fondi. Questi incontri non sono stati organizzati sulle questioni delle elezioni del 2004: "Ciò a cui abbiamo assistito a Milwaukee è un fenomeno nuovo. Gli elettori musulmani hanno fatto una dichiarazione audace e creato un movimento popolare di emancipazione politica, senza l'influenza dell'establishment politico dominante", ha asserito Aslam Abdullah, fondatore del MECA.
Possiamo aspettarci di vedere i futuri candidati democratici promettere di sposare gli interessi musulmani (quelli definiti dal CAIR e dai suoi simili) alla Casa Bianca? Credo di sì. Più in generale, si ravvisa una maggiore connessione fra la sinistra e l'Islam radicale, come svelato da David Horowitz in Unholy Alliance (edito Regnery) e da me in un certo numero di articoli. Fra le molte altre conseguenze, uno smistamento a lungo termine di voti è attualmente in corso, come ho scritto nel 2003: "gli arabi e i musulmani, malgrado tutta la loro simpatia per la politica economica repubblicana, voteranno per il Partito democratico; e gli ebrei, nonostante il loro accordo con i democratici sull'aborto, voteranno per i repubblicani".