Sidahmed è alle prese con l'interrogativo fondamentale della politica sudanese contemporanea: perché il Paese da più decenni è influenzato in modo negativo e forte dall'Islam fondamentalista? Con abilità, l'autore considera i quattro decenni del Sudan indipendente, mostrando come il movimento fondamentalista abbia acquistato importanza mentre la situazione nel Paese è deteriorata. Anche se la sua narrazione lascia forse un po' troppo spazio al complotto, egli ritrae in mondo convincente il governo attuale come l'apice di un processo che è cominciato negli Cinquanta. Sidahmed sostiene che il Fronte nazionale islamico guidato da Hassan al-Turabi, il partito che domina il Sudan dal 1989, "ha realmente pianificato e sovrinteso alla presa di potere" di quell'anno. L'autore mostra altresì in modo efficace "il cinismo e la ricerca sfacciata degli interessi partigiani a scapito della morale e dei principi religiosi". Complessivamente, la sua analisi arida e deprimente è considerata una delle opere più importanti sulla recente politica sudanese e anche una delle più pessimiste.