Contrariamente al Dictionary of the Middle East di Dilip Hiro, di cui ha parlato a lungo Nicole Brackman nel numero precedente del MEQ, a questo testo hanno contribuito una ventina di autori, e non uno solo, ed esso (per fortuna) è conforme alle regole tradizionali che esigono la necessità di fornire dei fatti esatti e di tenersi alla larga dall'esprimere opinioni. L'opera ha anche il merito di essere ben scritta. La copertura geografica dell'Enciclopedia si estende dal Marocco all'Iran, con una particolare attenzione ai soliti Paesi (mentre lo Yemen nel suo insieme, ad esempio, è ben trattato, la politica yemenita invece non ha voci individuali; al contrario, quelle della politica israeliana ed egiziana abbondano). Le informazioni sul conflitto arabo-israeliano e sui negoziati di pace sono particolarmente diffuse e dettagliate, ed offrono un'ottima panoramica dell'intera questione – un orientamento che può avere qualcosa a che vedere col fatto che tutti gli autori risiedono in Israele. Il prezzo non è contenuto, ma se il volume uscisse in un'edizione economica potrebbe ben diventare l'opera di consultazione per eccellenza sulla politica del Medio Oriente.