Lo studio a lungo atteso di Fuller sull'Iran è originale e illuminante come previsto. Dopo un'analisi introduttiva della cultura politica iraniana, Il Centro dell'Universo offre una disamina minuziosa delle relazioni iraniane con molti Paesi vicini come l'Iraq, gli stati del Golfo Persico, l'Arabia Saudita, il Libano, la Russia e l'Unione Sovietica, la Turchia, l'Afghanistan e il Pakistan. L'autore tratta altresì il conflitto arabo-israeliano. I capitoli finali prendono in esame la visione globale iraniana, le relazioni con gli Stati Uniti e il futuro corso della politica estera iraniana.
Due aspetti spiccano nel volume. Innanzitutto, esso insegna una serie di questioni rilevanti ma trascurate. Lo studio di Fuller è l'unico posto per avere notizie di questioni come il miglioramento radicale delle relazioni turco-iraniane subito dopo la Prima guerra mondiale, la capacità disgregatrice del nazionalismo azero o l'ammirazione iraniana per il successo del Giappone. Fuller ha qualcosa da insegnare agli specialisti di Medio Oriente anche riguardo agli argomenti più conosciuti. In secondo luogo, Fuller scrive con un rigore non-comune. Egli non lascia in sospeso tutte queste nuove informazioni, ma le fissa, sempre traendo specifiche implicazioni sia per l'Iran sia per gli Stati Uniti, molte delle quali sono nuove. Per questo successo l'encomio non spetta solamente all'autore: in realtà, egli lancia un genere molto sottovalutato che è l'analisi d'intelligence e diplomatica americana. Fuller dimostra che gli impiegati di governo hanno molto da insegnare agli accademici e ai giornalisti.