Karsh (docente di studi mediterranei all'Università di Londra) presenta la prima lunga confutazione circostanziata di quegli studiosi israeliani che si fanno chiamare "nuovi storici". Questo gruppo in cui militano Benny Morris, Ilan Pappé e Avi Shlaim, cerca di mostrare il sionismo come un movimento rapace e Israele come l'attore che ha quasi tutta la responsabilità del conflitto arabo-israeliano e della difficile situazione palestinese. Osservando che altri hanno criticato i "nuovi storici" perché ignorano le fonti importanti, Karsh si concentra sulla necessità di dimostrare che "la mera documentazione utilizzata da questi sedicenti campioni di 'verità e moralità' rivela un'immagine completamente differente da quella data".
Aggiungendo dettagli al ragionamento esposto dapprincipio in un suo articolo del giugno 1996 pubblicato nel Middle East Quarterly, Karsh si concentra su tre questioni principali: il presunto sostegno dato da David Ben Gurion al "trasferimento" degli arabi fuori del territorio israeliano; la "collusione" tra il movimento sionista e Re Abdullah di Giordania per arginare la creazione di uno stato palestinese e l'appoggio segreto britannico a questo sforzo congiunto. Per dimostrare la sua tesi, Karsh scava in profondità negli archivi documentali, anche arrivando a interpretare i brani delle lettere manoscritte di Ben Gurion che presentano delle cancellature. Questo è fondamentale per dimostrare la giustezza della sua tesi, ma il principale punto di forza di Karsh è l'applicazione del buonsenso scevro di pregiudizi per chiarire le questioni offuscate dalla pseudo-competenza di propagandisti.