Il video britannico per la televisione girato alla fine del 1986 fornisce uno sguardo diretto sulla politica iraniana. Il video mostra i soldati che si preparano alla guerra, il Parlamento, il governo iracheno in esilio, poche scene di strada e delle interviste ai cittadini iraniani. Questa non è, però, una panoramica generale della vita sotto l'ayatollah: quasi ogni immagine incide direttamente sulla politica. Le interviste e la voce fuori campo hanno in comune una grave debolezza che rende il film non adatto a essere utilizzato in un corso universitario (o per il grande pubblico americano): entrambe sostengono che ogni iraniano appoggi le idee radicali di Khomeini e che ignori la diffusa opposizione alla sua autorità. Il video mostra i martiri suicidi, i contributi finanziari offerti volontariamente per la causa della guerra, una forte dedizione all'ideologia del governo, senza mai accennare al fatto che moltissimi iraniani ricusano l'intera impresa della Repubblica islamica. Questa ingenuità ricorda i cineasta che si recarono a metà degli anni Venti in Unione Sovietica trovando un'intera popolazione che accettava in modo entusiasta il comunismo. Questo fa del video poco più che una pellicola di propaganda per i khomeinisti.