Hugh Fitzgerald ha postato un pezzo di 3300 parole sul sito web JihadWatch.com rispondendo a una notizia che riguarda Thomas Strothotte, rettore della Kühne Logistics University di Amburgo, in Germania, secondo il quale tutti i bambini in età scolare dovrebbero imparare l'arabo fino a 12-13 anni. E Fitzgerald ha scritto che questa proposta è un segno di una "resa di civiltà".
Io però sono andato alla fonte delle notizia pubblicata da Die Welt e ho twittato la notizia nel modo opposto, osservando che il 94 per cento degli intervistati ha risposto negativamente a un sondaggio che chiedeva: "In Germania, la lingua araba dovrebbe diventare una materia scolastica obbligatoria?" ("Sollte Arabisch in Deutschland zum Pflichtfach werden?")
"In Germania, la lingua araba dovrebbe diventare una materia scolastica obbligatoria?" |
Il fatto che i lettori un po' conservatori del Welt abbiano respinto quasi all'unanimità l'idea di Strothotte mi sembra una notizia molto più interessante della proposta originale.
Questo contrasto di idee tra Fitzgerald e me denota una divergenza fra due modi totalmente diversi di vedere l'evoluzione dell'Occidente rispetto all'islamismo: uno concentra l'attenzione sulle dichiarazioni e le azioni di una fazione elitaria in calo favorevole all'appeasement; l'altro sostiene la reazione negativa sempre più forte da parte della popolazione nel suo insieme.
Sì, è vero, l'islamismo sta facendo passi da gigante, ma l'anti-islamismo sta crescendo più rapidamente e pertanto prevedo che prevarrà quest'ultimo.