In un piacevole articolo del 2008, "Quando la moda incontra i cieli!" Skylife, la rivista di bordo della Turkish Airlines (Türk Hava Yolları, abbreviazione: THY) [la compagnia aerea di bandiera della Turchia, N.d.T.], ha festeggiato settantacinque anni di moda delle assistenti di volo con foto e testi. Ecco alcuni estratti della storia della moda della compagnia aerea:
Le hostess hanno cominciato a onorare i nostri aerei con la loro presenza alla fine degli anni Quaranta. Da allora, le mode si sono alternate nelle cabine sui voli della Turkish Airlines, e le assistenti di volo hanno indossato ogni cosa dalle uniformi in stile militare fino alle minigonne rosa shocking, e ora i motivi dei tulipani nei toni del turchese. (…)
Quando le hostess furono introdotte per la prima volta per portare l'ospitalità turca a bordo degli aerei, si comprese presto l'importanza di avere del personale di cabina che fosse presentabile. Era un periodo in cui l'immagine della donna elegante, nata in anni di privazione subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, era la protagonista della moda internazionale. Le hostess della Turkish Airlines che solcarono per la prima volta i cieli nel 1947, accoglievano dunque i loro passeggeri con una certa classe ed eleganza che ancor oggi lascia tutti a bocca aperta. (…)
In linea con la tendenza introdotta da Mary Quant a Londra, le gonne delle assistenti di volo della Turkish Airlines, nel 1968, divennero improvvisamente più corte, e con una mossa straordinariamente audace, passarono dall'azzurro cielo al rosa shocking. Quelle uniformi, che i nostri passeggeri di mezza età ricordano ancora oggi, non erano molto pratiche, ma rientravano perfettamente nello spirito dei tempi deliziando i viaggiatori con un tocco giovanile di colore.
Le uniformi della Turkish Airlines cambiarono anche nel 1973 quando le camicette indossate con tailleur beige e rosso mattone erano a pois, riflettendo l'influenza dell'Optical art. Le hostess all'epoca indossavano altresì cappellini color marrone che erano simili a quelli usati dai lavoratori poiché la moda strizzava l'occhio ai colori della terra evidenziando un approccio più semplice e pratico rispetto al periodo precedente. (…)
Nel 1989, la Turkish Airlines adottò un'uniforme per le hostess rossa e blu che consisteva in un tailleur con giacca rossa e gonna blu o viceversa. Dopo quelle divise, che combinavano l'ostentazione del rosso con la dignità del blu, le linee essenziali che caratterizzarono gli anni Novanta iniziarono a lasciare il segno anche sulla Turkish Airlines. Dal 1993, le mode sono state più sobrie, con le uniformi delle hostess nei toni del blu scuro e del turchese.
Non si vedono le gambe delle donne nelle uniformi 2013 delle hostess, riviste dalla THY. |
L'opinione pubblica trova i nuovi abiti molto conservatori, suscitando dibattiti su social network come Facebook e Twitter. (…) I pezzi più criticati delle uniformi sono i cappelli. Qualcuno ha affermato che i cappelli – insieme all'intera tenuta – ricordano i costumi di epoca ottomana nella serie tv Il secolo magnifico (Muhteşem Yüzyıl). (…) Daily Habertürk ha pubblicato i commenti di altri creatori di moda turchi, come il celebre Yıldırım Mayruk, che ha detto che le creazioni di Dilek Hanif non sono altro che "cose ridicole" . Lo stilista Vural Gökçaylı ha asserito che gli abiti non rispecchiano la Turchia. "Gli abiti sembrano appartenere alle compagnie aeree del Kuwait e dell'Arabia Saudita. Tuttavia, essi dovrebbero rispecchiare l'immagine della Turchia e la Turchia non è questa".
Le nuove uniformi sono state altresì motivo di barzellette a spese della THY.
Traduzione : Una voce dall'aereo dice : "Potrei avere il permesso di atterrare?" E il pio controllore di volo risponde: "Orrore! Innanzitutto, per grazia di Dio e poi per la nostra… Inoltre, d'ora in poi, chiameremo questo minareto e non torre di controllo!" |
Commenti:
1) Per qualcuno questi cappelli possono sembrare i copricapo indossati negli harem del XVI secolo; secondo me, essi assomigliano a una versione femminile del fez, vietato da Atatürk nel 1925 e che ora torna in modo furtivo.
2) In miniatura, questo cambiamento nella moda rappresenta un'imposizione più ampia della pietà dappertutto nella vita turca da parte di Erdogan e dei suoi colleghi o, per la dirla in altro modo, esso rappresenta il ribaltamento delle riforme attuate da Atatürk negli anni Venti e Trenta.
Qualche altra informazione sulla THY, una delle più interessanti e simboliche istituzioni turche:
- La compagnia aerea serve bevande alcoliche ma non include pietanze a base di carne di maiale nei menù proposti sui suoi voli aerei. Questa è una bizzarria di cui ho parlato recentemente nel pezzo "Erdogan, il piccolo Putin". ("Non serve carne di maiale ancor prima dell'inizio dell'era Akp".)
- Essa offre ai passeggeri pasti kosher, induisti, giainisti-jain.
- Vanta una rete che copre più Paesi rispetto a ogni altra compagnia: 91 Paesi contro gli 88 dell'Air France. Il che solleva un interrogativo: una compagnia aerea con tali aspirazioni globali deve servire alcolici ai suoi passeggeri?
- Il governo turco detiene il 49 per cento delle azioni della THY e, secondo Orçun Selçuk, giornalista di Today's Zaman, la compagnia aerea "è apertamente utilizzata dal governo come uno strumento per sostenere l'espansione della sua politica estera". Inoltre, egli scrive, la THY funge "da strumento del potere morbido che mira ad aumentare il fascino della Turchia fra l'opinione pubblica straniera".
- È orgogliosa di essere la "migliore compagnia aerea d'Europa", secondo Skytrax, una società di ricerca britannica (che opera nel campo dell'aviazione civile e che si occupa di redigere speciali classifiche dedicate alle compagnie aeree e agli aeroporti, N.d.T.).
- L'immensa sala riservata ai viaggiatori della business class, dentro l'Aeroporto Atatürk di Istanbul, (secondo il punto di vista di questo viaggiatore) è di gran lunga la più strepitosa al mondo, con il suo design innovativo, l'area giochi per i bambini, la biblioteca, il tavolo da biliardo, il cinema, il piano bar, la moschea, l'area relax e massaggi, le suite per dormire e con la sua vasta scelta di cibi di qualità. Essa può contenere 2.000 persone. Infatti, la rivista dell'American Express Departures colloca il salone della THY al 14mo posto della classifica delle 100 "persone, luoghi e cose che contano nel 2013".
La rivista Departures celebra il salone della THY, a Istanbul. |
Aggiornamento dell'11 febbraio 2013: Ho notato più in alto che la Turkish Airlines serve alcolici, ma con diverse sfumature, secondo un articolo apparso oggi su Hürriyet Daily News:
La bella vita sui voli della Turkish Airlines sta per finire.
- Giunge oggi notizia che l'alcol non sarà più servito sui voli interni, salvo su quelli di sei città (Istanbul, Izmir, Bodrum, Dalaman, Antalya e Ankara), partendo dal presupposto che la domanda è troppo debole perché giustifichi il servizio.
- Di recente, la THY è stata oggetto di critiche pubbliche da parte di molti passeggeri che hanno raccontato che alla loro richiesta di poter consumare bevande alcoliche, il personale di bordo si è rifiutato di accontentarli, dicendo che era stato dimenticato di caricare gli alcolici sul volo.
Commento: Come per la moda, lo stillicidio, il processo indiretto di trasformare la THY continua, parlando di "domanda debole" ed asserendo "è stato dimenticato di caricare [gli alcolici]".