Il mio risveglio politico è avvenuto cinquant'anni fa, oggi. Ho seguito la corsa alla presidenza del 1960 tra Nixon e Kennedy e la sera delle elezioni sono persino restato in piedi fino a tardi per seguire i risultati: i miei genitori erano democratici, pertanto, sono stato ben felice dell'esito elettorale.
Ma ciò che ha motivato l'interesse da me costantemente nutrito negli affari pubblici è stato l'insediamento presidenziale avvenuto a Washington in una luminosa giornata fredda e nevosa, con un attempato Robert Frost che incespicava nel declamare la sua nuova poesia, e Kennedy che chiedeva agli americani: "Non chiedete cosa può fare il vostro Paese per voi; chiedete cosa potete fare voi per il vostro Paese".
Come simbolo di questo interesse, ho iniziato all'epoca a creare un album contenente le foto dei leader politici e persino le trascrizioni dei loro discorsi. Conservo ancora quell'album e posto qui la trascrizione del discorso d'insediamento che ho conservato.
Anni dopo, mi trovavo a scuola a seguire una lezione di biologia, quando Kennedy venne assassinato, il 22 novembre 1963. Ciò mi addolorò a tal punto che dopo tutti questi decenni, e con tutte le cognizioni di cui ora dispongo, ho ancora il magone e ho quasi le lacrime agli occhi.