Il mercato centrale di Marrakech. |
La maggior parte di loro sono imprenditori e pensionati che vanno lì per la bellezza della città e per la mentalità rilassata. Laggiù in Marocco agende e orologi da polso sono delle rarità. Le imposte e i costi del personale sono bassi, il salario minimo è di 200 euro al mese.
Questo fenomeno mette i marocchini di fronte a qualcosa di simile ai problemi che le loro controparti si trovano a dover affrontare nelle città europee. Essi:
si trovano circondati da comunità straniere, principalmente da francesi, ma anche da italiani, spagnoli, tedeschi e inglesi. E sta prendendo forma una nuova distribuzione socio-geografica: gli europei vanno ad abitare nel centro urbano, nelle abitazioni marocchine che a loro piacciono, mentre i marocchini si ritirano nelle periferie, dove nuovi caseggiati vengono costruiti dappertutto.
Anche se gli europei sono meno dell'1 per cento della popolazione urbana, essi stanno dando una loro impronta alla città:
Il centro commerciale moderno di Marrakech ha assunto una certa aria franco-italo-spagnola, è pieno di negozi come Zara ed Etam, frequentati da una clientela per lo più europea. Ci sono perfino un McDonald's e una Pizza Hut, e anche una foto di Charlie Chaplin davanti a un caffè. Anche il jet set ha scoperto Marrakech. L'attore Alain Delon e lo stilista Yves Saint Laurent hanno casa lì, come i celebri calciatori Zinedine Zidane e Raúl. Nicolas Sarkozy e Hillary Clinton non hanno proprietà immobiliari a Marrakech, ma vi si recano con una certa frequenza. La città ha assunto un'aria elegante e glamour, e i prezzi non sono mai stati così esorbitanti.
La risposta marocchina non fa affatto salti di gioia: "Gli europei ci comprano per buttarci fuori dalla nostra città". Al che gli europei replicano. "Sono i marocchini che vendono le loro case". E un marocchino controbatte che i nuovi arrivati offrono delle somme talmente ingenti che gli autoctoni non riescono a dire di no: "Gli europei possono offrire delle somme che i marocchini non hanno mai visto".
Ma l'articolo termina con dei buoni sentimenti reciproci. Un europeo asserisce: "Il fatto che gli europei vengano a vivere qui è un cambiamento di cui beneficiano entrambe le comunità". Un marocchino concorda: "Gli europei creano posti di lavoro. Ed è molto bello averli intorno".
Commenti:
1) Nessuno dice che gli scontenti abitanti di Marrakech sono "razzisti".
2) I musulmani insofferenti alla presenza occidentale senza dubbio sono d'accordo quando l'equazione è ribaltata.