Membri delle Forze di sicurezza nazionale palestinesi. |
Nessuno Stato palestinese. Dayton definisce con orgoglio le forze addestrate dagli americani "i fondatori di uno Stato palestinese", uno stato che egli crede possa nascere nel 2011. Cosa accadrà se (come spesso è accaduto in passato) lo Stato palestinese non emergerà nei tempi previsti? Lo stesso Dayton mette in guardia da "grossi rischi", il che presumibilmente significa che le sue truppe fresche di conio inizierebbero a dirigere la loro potenza di fuoco contro Israele.
Uno Stato palestinese. L'Ap non ha mai esitato nel suo obiettivo di eliminare Israele, come mostra la documentazione raccolta da Palestinian Media Watch. Se l'Ap diventasse uno Stato, di certo perseguirebbe il suo obiettivo storico, solo che ora essa è dotata di nuove truppe addestrate dagli Usa e di un arsenale.
L'Ap sconfigge Hamas. Per lo stesso motivo, nell'improbabile eventualità che l'Ap prevarrà su Hamas, il suo rivale islamista con sede a Gaza, essa incorporerà le truppe di Hamas nella propria milizia e poi ordinerà di attaccare Israele. Le organizzazioni rivali possono essere diverse per punti di vista, metodi e personale, ma condividono l'obiettivo primario di eliminare Israele.
Hamas sconfigge l'Ap. Se l'Ap dovesse soccombere ad Hamas, essa assorbirà almeno alcuni degli "uomini di Dayton" nella sua stessa milizia e li utilizzerà nel tentativo di eliminare lo Stato ebraico.
Hamas e l'AP cooperano. Proprio mentre Dayton immagina di preparare una milizia per combattere Hamas, la leadership dell'Ap partecipa ai colloqui con Hamas patrocinati dall'Egitto riguardo la condivisione dei poteri, sollevando così lo spettro che le forze addestrate dagli Usa e Hamas coordineranno degli attacchi contro Israele.
La legge delle conseguenze involontarie offre una consolazione temporanea. Mentre Washington finanzia le forze dell'Ap e Teheran quelle di Hamas, le forze palestinesi sono maggiormente spaccate a livello ideologico, il che forse indebolisce la loro capacità complessiva di danneggiare Israele. È vero, gli uomini di Dayton al momento si stanno comportando bene. Ma qualunque cosa il futuro porti, questi miliziani finiranno per puntare le loro armi contro Israele. Quando ciò accadrà, Dayton e i geni che idealisticamente edificano le forze del nemico dello Stato ebraico probabilmente faranno spallucce e diranno: «Nessuno avrebbe potuto prevedere questa conseguenza». Non è così. Alcuni di noi la prevedono e stanno mettendo in guardia contro questa eventualità. Ancora meglio, qualcuno di noi capisce che il processo di Oslo del 1993 non ha posto fine all'impulso della leadership palestinese di eliminare Israele. La missione di Dayton va fermata prima che rechi nuovi e maggiori danni.