Al direttore:
Il feroce editoriale di Walter Russell Mead dal titolo "Can Biden Correct Obama's Mideast Errors?" ["Biden può correggere gli errori di Obama sul Medio Oriente?"] (pubblicato il 16 luglio scorso) fa una considerazione spesso trascurata che i politici e i consiglieri statunitensi devono metabolizzare: i loro luoghi comuni liberal, creati da attivisti per i diritti umani e da anti-israeliani, sono sempre più disprezzati nella regione stessa. "Tanto gli arabi quanto gli israeliani ricordano allo stesso modo i fallimenti seriali dell'amministrazione Obama", scrive Mead. Entrambi si sono chiesti, mentre l'amministrazione Biden si trincerava nelle proprie posizioni, "se i giorni della condiscendenza e dell'arroganza sono tornati".
Mead ha ragione. È tempo che i saccenti decisori politici statunitensi riconoscano i terribili precedenti dei Democratici dalla Libia e dall'Egitto fino alla Siria e all'Iran e culminati in Afghanistan. Invece di fare lezioni a israeliani, sauditi e ad altri, dovrebbero iniziare a imparare da loro e dalle amare esperienze da loro avute. Allora, forse, gli Stati Uniti potranno di nuovo mettere a punto valide politiche.
I presidenti Joe Biden e Isaac Herzog, a Gerusalemme, il 14 luglio 2022. |
Daniel Pipes
Presidente del Middle East Forum
Philadelphia