Due antropologi, una, donna e saudita (Altorki), l'altro, uomo e americano (Cole), hanno avviato una collaborazione per studiare una cittadina nel nord dell'Arabia Saudita. Essi tratteggiano la sua evoluzione nel XX secolo, passando da un'autonomia politica ed economica quasi autosufficiente a una condizione esattamente opposta. Lo studio su 'Unayzah (che riguarda gli anni che vanno dal 1900 al 1975) è prezioso e utile; ma l'analisi degli anni del boom economico e di quelli successivi (1975-1987) presenta un interesse maggiore. Come primo studio antropologico sulla trasformazione di una comunità locale in Arabia Saudita dal boom economico, questo volume offre delle informazioni importanti sui cambiamenti umani che hanno avuto luogo negli anni della prosperità economica e anche su quelli che non si sono mai verificati.
Gli autori mostrano che se le condizioni materiali sono cambiate del tutto, la popolazione non è stata però in grado di stare al passo con esse. Di conseguenza, i numerosi progressi di 'Unayzah non "contribuiscono allo sviluppo sostenibile". Questo evidenzia il problema fondamentale che la città ha dovuto affrontare: "La necessità di tornare a dipendere interamente da una manodopera qualificata, costituita dai figli e dalle figlie di 'Unayzah". Ciò non sarà facile, lasciano intendere gli autori, perché (nelle parole di un lavoratore straniero) "Gli anziani sanno tutto in merito al lavoro ed erano abituati a fare di tutto. I giovani, invece, non sanno affatto come si lavora". Tuttavia, gli autori intravedono un barlume di speranza: la pigrizia che prevale oggi dovrebbe avere fine quando i ricavi petroliferi diminuiranno. Allora, gli imperativi economici costringeranno un'etica del lavoro a riapparire.