La Rugh fornisce un'interessante guida sul modo in cui gli egiziani si vestono che offre un nuovo approccio all'interpretazione dei comportamenti politici. L'autrice mostra come una vasta gamma di differenze – geografiche, generazionali, religiose, ideologiche, educative, sociali e stilistiche – siano direttamente riflesse dagli abiti che gli egiziani (specialmente le donne) decidono di indossare. E questo è altresì un argomento complesso. Le prospettive, ad esempio, dipendono in parte dal livello sociale. La modestia impone delle restrizioni che variano secondo la classe sociale: la stessa minigonna sembrerà alla moda a una donna ricca, presuntuosa a una donna della classe media e immodesta a una povera. I ricchi raramente indossano degli abiti casual, per farlo dovrebbero rinunciare alla loro appartenenza allo strato elitario. Fra i poveri, i giovani possono indossare degli indumenti stranieri, che addosso ai loro vecchi li renderebbero ridicoli. E così via dicendo; nelle mani della Rugh, l'abbigliamento rivela molti aspetti nuovi e interessanti della vita egiziana.