Quando Hafez al-Assad salì al potere nel 1970, la Siria era uno dei paesi più instabili e deboli del Medio Oriente. Nel corso del suo lungo mandato, egli ha creato uno Stato forte e ha fatto della Siria un importante attore regionale. Se la trasformazione interna avvenuta sotto Assad è ben conosciuta, le relazioni estere di Damasco restano oscure. La particolare forza di questo volume di saggi risiede nella dettagliata trattazione delle relazioni siriane con i suoi cinque Paesi vicini (la Turchia, l'Iraq, la Giordania, Israele, il Libano), come pure con l'Iran e l'Olp. Particolarmente importanti sono il capitolo scritto da Amazia Baram sulle relazioni con l'Iraq, quello di Yair Hirschfeld sull'Iran e quello degli stessi curatori sull'Olp. Con la sola eccezione di un americano, tutti gli autori dei contributi inclusi nel volume sono israeliani – una dimostrazione questa del notevole spessore intellettuale degli studi mediorientali; nessun altro paese, neppure la Francia e gli Stati Uniti, saprebbe produrre una raccolta di saggi dettagliati e sagaci.