Uno stralcio dell'intervista:
PIPES: la Turchia non afferma più di essere un ponte tra l'Oriente e l'Occidente, la Turchia non è più un ponte tra l'Oriente e l'Occidente. La Turchia è profondamente cambiata rispetto a com'era dieci anni fa. In un'elezione chiave del novembre 2002, a causa delle stranezze del sistema elettorale turco, un partito islamista ottenne un terzo dei voti e due terzi dei seggi parlamentari. Questo partito è ancora al potere: e sembra che vi resterà per molto tempo.
Esso ha promosso ampi cambiamenti in Turchia che hanno portato a mutamenti nella politica estera e interna del Paese. Credo che la Turchia costituisca la più grande minaccia a lungo termine per l'Occidente in Medio Oriente. Non è così per l'Iran. A mio avviso, tutto andrà bene per l'Iran, una volta che avremo risolto il problema della proliferazione nucleare, del terrorismo e così via dicendo.
Gli iraniani sono disposti a modernizzarsi. I turchi, con mio stupore, come mai avrei previsto dieci anni fa, sono diventati i leader del movimento islamista e sono ancor più pericolosi per noi. La Turchia non è più il ponte, ora essa costituisce il problema.