Vi dice qualcosa il nome Kastelorizo-Castelrosso? È la prima volta che lo sentite qui. Si tratta della più lontana isola della Grecia, situata nell'estrema parte orientale del suo territorio, a 80 miglia da Rodi, a 170 miglia a ovest di Cipro, ma si trova a solo un miglio dalla costa turca.
Kastelorizo è situata al largo della costa anatolica e si trova tra Rodi e Cipro. |
Il fatto che Atene controlli questo lembo di terra implica la possibilità (ma non è ancora successo) che la Grecia rivendichi una zona economica esclusiva (Zee) nel Mediterraneo che riduca la Zee turca a una frazione di quello che sarebbe se l'isola fosse sotto il controllo di Ankara, come evidenziato dalle carte geografiche riprodotte dal quotidiano cipriota I Simerini. La cartina in alto mostra la Grecia che rivendica la sua Zee di 200 miglia nautiche (indicata dalla freccia rossa); quella in basso mostra la Zee greca priva di Kastelorizo (indicata dalla freccia bianca).
In alto: la Zee della Grecia con Kastelorizo. In basso: la Zee della Grecia senza Kastelorizo. |
Se Atene rivendicasse l'intera Zee, la presenza di Kastelorizo renderebbe la sua zona economica esclusiva contigua a quella cipriota, un fattore di grossa importanza ora, in un momento di rilevanti scoperte di immensi giacimenti di gas naturale e di petrolio in mare aperto. Kastelorizo con una zona economica esclusiva avvantaggia l'emergente alleanza tra la Grecia, Cipro e Israele rendendo possibile trasportare il gas naturale cipriota e israeliano (attraverso gli oleodotti) o l'energia elettrica (via cavo) verso l'Europa Occidentale senza il permesso turco. Ciò ha assunto un'urgenza speciale dal 4 novembre scorso, quando il ministro turco per l'energia, Taner Yildiz, ha annunciato che il suo governo non permetterebbe il transito di gas naturale israeliano in territorio turco; Ankara probabilmente vieterà anche le esportazioni cipriote. Il premier turco Recep Tayyip Erdogan e i suoi colleghi del partito al potere Akp accettano il controllo greco di Kastelorizo e le sue sei miglia nautiche di acque territoriali, ma niente di più, e di certo non i suoi pieni diritti a una Zee. Infatti, ai loro occhi, la rivendicazione greca di una zona economica esclusiva costituisce un casus belli. Per neutralizzare Kastelorizo, Ankara può avanzare pretese su un'ampia area economica nel Mediterraneo e bloccare la cooperazione tra i suoi avversari. Ed è per questo che l'isola potrebbe diventare un punto caldo.
Diversi sviluppi denotano delle intimidazioni da parte dell'Akp alla Grecia in merito a Kastelorizo. Innanzitutto, nel mese di settembre, il partito ha autorizzato una nave da ricerca norvegese, la Bergen Surveyor, accompagnata da un'altra imbarcazione, ad avviare delle prospezioni di gas naturale e petrolio a sud di Kastelorizo e nella piattaforma continentale dell'isola. In secondo luogo, navi da guerra turche hanno svolto attività di addestramento con l'uso di munizioni da guerra tra Rodi e Kastelorizo. E per finire, aerei militari turchi hanno sorvolato senza permesso Kastelorizo per ben quattro volte nel 2011, talora a quota molto bassa con velivoli di ricognizione.
Questa bellicosità s'inserisce in uno schema più ampio. Il governo dell'Akp, specie da quando ha assunto il pieno controllo delle forze armate alla fine del luglio scorso, ha mostrato una crescente ostilità verso Cipro, Israele, la Siria e l'Iraq. Inoltre, Ankara nega da tempo a Cipro di avere una propria zona economica esclusiva, così facendo la stessa cosa nei confronti di Kastelorizo segue una politica consolidata. Infatti, la brutale conquista turca a suon di napalm (nel 1974) del 36 per cento di Cipro Nord costituisce un precedente per impossessarsi del territorio della vicina isola. Prendere Kastelorizo richiederebbe più o meno lo stesso tempo necessario per leggere questo articolo.
Finora, le risposte all'accresciuta aggressività turca nel Mediterraneo si sono concentrate sulla necessità di scoraggiare i finti attacchi turchi verso le riserve di gas naturale e petrolio nella zona economica esclusiva cipriota, con flotte e dichiarazioni da parte di Stati Uniti e Russia che appoggiano il diritto della Repubblica di Cipro a sfruttare le proprie risorse economiche.
George Papandreou, allora primo ministro della Grecia, ha visitato Kastelorizo nell'aprile 2010. |
Come l'Unione europea spinge la Grecia a eseguire delle trivellazioni alla ricerca di idrocarburi per trovare nuove fonti di reddito, dovrebbe anche appoggiare Atene nel rivendicare una propria zona economica esclusiva, non ammettere che l'Akp pianti grane nei confronti di Kastelorizo e dovrebbe indicare chiaramente le terribili conseguenze per la Turchia di ogni azione permiciosa verso un'isola ora felicemente famosa per le immersioni e lo snorkeling.