Dubus ha scritto il primo bestseller sull'esperienza di un'immigrata musulmana negli Stati Uniti. La storia difficile di una giovane donna che perde la casa di famiglia per un errore burocratico e che è stata acquistata da un ex-colonnello dello Scià di Persia che sta cercando di costruire una nuova vita per sé e per la propria famiglia nella zona di San Francisco. I due si battono per questa casa – lei del tutto indignata per essere stata sfrattata e lui disposto a tutto pur di tenerla. In uno strano sviluppo, uno dei poliziotti che hanno sfrattato la donna dall'abitazione diventa poi suo amante e alleato nel tentativo di recuperare la proprietà. Col passare dei giorni, la battaglia tra i due s'intensifica, finendo tragicamente per entrambi con morti da un lato e reclusione dall'altro.
La trama è stata ispirata in parte da un ritaglio di giornale su una donna che aveva perso la propria casa e in parte da una lunga relazione avuta dall'autore con una donna iraniana il cui padre era stato un colonnello dell'aeronautica dello Scià. Come marxista, Dubus era atterrito dall'Iran dello Scià e ancor oggi dice che "adora parlare di" un'analogia tra esso e il Terzo Reich. Malgrado questo feroce antagonismo, il colonnello è il personaggio più simpatico del suo libro, come pure un mezzo per criticare la società americana. Lo stesso Dubus ha studiato il persiano e ha fatto un vero sforzo per cogliere la dolcezza e le manie degli iraniani, riuscendoci con successo; ad esempio, proprio come il colonnello è ossessionato dal mantenere le apparenze di fronte ai suoi compagni d'esilio, Dubus ha il coraggio di disapprovare gli americani per essere troppo concentrati sul denaro, un atteggiamento tipico di molti immigrati.