Secondo la commissione elettorale egiziana, i Fratelli musulmani hanno ottenuto il 37 per cento dei voti al primo turno delle elezioni politiche in Egitto; e i salafiti, che promuovono un programma islamista ancora più estremista, si sono accaparrati il 24 per cento delle preferenze, riportando insieme uno strabiliante 61 per cento dei voti. Questo sorprendente esito delle consultazioni induce a porsi due domande: si tratta di un risultato legittimo o truccato? Gli islamisti sono in procinto di dominare l'Egitto?
Un'elettrice egiziana soddisfatta. |
Oggi, Tantawi e il suo Consiglio supremo delle Forze armate continuano a fare lo stesso vecchio gioco. Da notare i vari metodi: 1) Si è parlato di brogli elettorali, ad esempio a Helwan. 2) Secondo il famoso islamista Safwat Hijazi, il Consiglio supremo delle Forze armate ha proposto un "accordo" agli islamisti: condividere il potere con loro, a condizione che essi chiudano un occhio sulla sua corruzione. 3) I militari hanno foraggiato sia i Fratelli musulmani che i partiti politici salafiti durante le recenti elezioni parlamentari. Marc Ginsburg parla di fondi neri che ammontano a milioni di dollari «sotto forma di un giro di' omaggi in denaro, vestiti e cibo» che hanno permesso a centinaia di sezioni locali delle organizzazioni politiche islamiste di comprare voti. Ginsburg racconta di un emissario del Consiglio supremo delle Forze armate che «si è incontrato in gran segreto lo scorso aprile con rappresentanti dei Fratelli musulmani e di altri movimenti politici di orientamento islamista per parlare della necessità di aprire dei conti bancari dei 'comitati d'azione' politici locali per convogliare una catena di rifornimenti clandestini in aiuti finanziari e non solo». Altri dittatori mediorientali, come il presidente yemenita e il presidente dell'Autorità palestinese, fanno altresì questo doppio gioco, fingendo di essere dei moderati anti-islamisti e degli alleati dell'Occidente mentre, di fatto, sono dei duri che collaborano con gli islamisti e reprimono i veri moderati. Anche i tiranni anti-occidentali come Assad e Gheddafi (in passato) hanno fatto lo stesso gioco opportunistico nel momento del bisogno, raffigurando le rivolte di massa contro di loro come dei movimenti islamisti. (Ricordate come Gheddafi incolpò al-Qaeda di aver corretto il caffè degli adolescenti con delle pillole allucinogene.) Dominare l'Egitto? Se i militari fossero collusi con gli islamisti per rimanere al potere ovviamente sarebbero loro ad avere la meglio. Questo è il punto chiave che gli analisti convenzionali non riescono a cogliere: i risultati delle recenti elezioni permettono ai militari di mantenere il potere. Come osserva correttamente Mohamed ElBaradei, un aspirante politico egiziano, «ora è tutto nelle mani del Consiglio supremo delle Forze armate». È vero, se gli islamisti controlleranno il Parlamento (non è certo: i militari potrebbero ancora decidere di ridurre la loro percentuale nei futuri round di una procedura di voto insolitamente complessa soggetta agli abusi) acquisteranno certi privilegi e spingeranno ulteriormente il Paese verso la Shari'a – sempre, comunque, Consiglio supremo delle Forze armate permettendo. Questo mantiene la tendenza a lungo termine di un'islamizzazione in corso da quando i militari presero il potere dal 1952. Che dire della politica occidentale? Innanzitutto, deve incalzare il Consiglio supremo delle Forze armate a costruire una società civile che preceda la reale democrazia, in modo che in Egitto i civili moderni e moderati abbiano l'opportunità di esprimersi.
I salafiti hanno ottenuto un quinto dei voti? C'è qualcosa di strano in questo. |
In secondo luogo, occorre sospendere immediatamente ogni aiuto economico al Cairo. È inaccettabile che i contribuenti occidentali paghino, seppur indirettamente, per islamizzare l'Egitto. I finanziamenti verranno ripristinati solo quando il governo permetterà ai musulmani laici, ai liberali e ai Copti, tra gli altri, di esprimersi e di organizzarsi. In terzo luogo, bisogna opporsi ai Fratelli musulmani e ai salafiti. Che siano più o meno estremisti, gli islamisti di ogni tipo sono i nostri peggiori nemici.