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In un'epoca in cui libri dopo libri di impostori accreditati pieni di tecnicismi e che contengono affermazioni false oltrepassano la porta di questo recensore, lo studio di Herf è un vero sollievo: un'autentica opera accademica, frutto di ricerche approfondite, presentata con un linguaggio chiaro e offrendo argomentazioni sensate e convincenti.
Eminente professore di storia all'Università del Maryland, Herf ha studiato in dettaglio il contesto nel quale è nato lo Stato di Israele, concentrandosi in particolare sul "momento" che va dal maggio 1947 all'inizio del 1949. L'autore propone quattro conclusioni fondamentali in merito a questo processo esteso nel tempo, tre delle quali sono semplici e una complessa: (1) L'Unione Sovietica aveva molta più importanza degli Stati Uniti. (2) I burocrati americani si sono opposti a Israele con un fervore e una misura finora non compresi. (3) La Sinistra ha sostenuto la creazione di Israele molto più della Destra. Riguardo a quest'ultimo punto, il fatto che Herf sia un sostenitore liberal di Israele, e quindi alquanto isolato nel mondo accademico, rende più suggestivo il titolo del suo capitolo 3: "I liberal americani e la Sinistra statunitense appoggiano le aspirazioni sioniste, 1945-1947".
La sua quarta conclusione collega Israele a dinamiche storiche più ampie: "le passioni di due epoche – la Seconda guerra mondiale e la Shoah, da una parte, e la Guerra Fredda, dall'altra, una appena trascorsa è l'altra appena iniziata – hanno plasmato il momento di Israele. Le controversie di questo periodo riflettevano le passioni persistenti della prima e il nuovo zelo della seconda". In altre parole, la nascita di Israele fu un evento cardine e di conseguenza ebbe un'enorme importanza. Israel's Moment va quindi oltre il Medio Oriente per esplorare "la transizione dalla Seconda guerra mondiale alla Guerra Fredda". Non solo circostanze straordinarie e fugaci si sono combinate per consentire un improbabile trionfo sionista, ma quelle circostanze sembrano improbabili ed esotiche oltre 70 anni dopo.
In effetti, il racconto di Herf prefigura capovolgimenti estremi nella politica nei confronti di Israele. Nei suoi primi anni si trattava dell'Unione Sovietica, della Francia e degli Stati Uniti, un processo che si può osservare oggi in India, negli Emirati Arabi Uniti e in Svezia. Per ragioni idealistiche e pratiche, Herf afferma quanto il sostegno o l'opposizione all'esistenza e alla prosperità di Israele tocchi i nervi più sensibili della politica internazionale.