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Per "storia dell'Islam", Bauer non intende stranamente una cronaca della religione islamica né dei suoi fedeli, ma il contrasto osservato riguardo alla mentalità dei musulmani tra due lunghi periodi: uno che va dal 900 al 1500 e l'altro dal 1800 ai giorni nostri. Bauer, professore di Studi arabi e islamici (ma non di storia) all'Università di Münster in Germania, sostiene una semplice tesi che rimugina in una miriade di modi in centinaia di pagine: la cultura islamica delle origini magnificava l'ambiguità sotto forma di una poesia amorosa a volte frivola o di idee multiple sull'esegesi coranica. Poi, arrivò l'influenza occidentale a distruggere quella visione fragile e gentile, sostituendola con una mentalità monomaniacale, persistente e priva di umorismo.
Nelle parole di Bauer, "nell'epoca classica [islamica], le aree del diritto e della religione, della lingua e della letteratura, le idee sulla politica e sul sesso, e il contatto con lo 'straniero' erano caratterizzati da un'equanime accettazione della complessità e dell'ambiguità, nelle quali si trovava spesso un piacere esuberante. Tuttavia, questo elevato grado di tolleranza e ambiguità è svanito e ha ceduto il passo all'intolleranza dell'ambiguità che segna visibilmente il tempo presente. Numerosi osservatori occidentali della cultura islamica ora affermano di discernere in questa intolleranza dell'ambiguità il vero volto dell'Islam, sebbene tutto ciò che vedono sia il proprio riflesso nello specchio. Sarà uno degli obiettivi di questo libro dimostrare che l'Occidente ha avuto una parte nello sviluppo di questa ostilità contro l'ambiguità". In altre parole, l'islamismo è "una caricatura dell'ideologizzazione e della disambiguazione del mondo da parte dell'Occidente".
Ahimè! Ancora un altro accademico che evoca un ulteriore modo per denigrare l'Occidente. Bauer si offre di essere visto come il nuovo Edward Said?
È ovvio che l'Occidente ha avuto un enorme impatto sui musulmani e sull'Islam, ed è chiaro che una parte di questo impatto è stato nefasto. Da parte mia, ho anche scritto un libro su un aspetto minore di quella triste influenza (le teorie del complotto). Ma l'Occidente ha altresì avuto un impatto benefico (il metodo scientifico, ad esempio), cosa che Bauer non menziona mai, e la colpa di aver assunto gli aspetti sgradevoli della cultura occidentale ricade tanto sui musulmani quanto sugli occidentali, qualcosa che Bauer non ammette mai nella descrizione da lui fatta dei musulmani come personaggi usciti direttamente dai racconti di Le mille e una notte.
Se in veste di lettori cercate di consumare un lungo, noioso e accademico scritto anti-occidentale sarete soddisfatti di A Culture of Ambiguity. Altrimenti, lasciate perdere.