Durante gli anni 1967-1970, il periodo oggetto dello studio di Korn, l'autore prestava servizio nella sezione politica dell'ambasciata americana in Israele. Egli ha conservato gli appunti, ha salvato i ritagli stampa e ha deciso che un giorno avrebbe scritto la storia dimenticata della guerra di logoramento ingaggiata dall'Egitto contro Israele. Gli ci sono voluti vent'anni per farlo, ma ne è valsa davvero la pena aspettare. Korn ha integrato le sue esperienze di prima mano attingendo ampiamente a fonti in lingua ebraica e araba, e intervistando un centinaio di persone che hanno partecipato agli avvenimenti descritti. Fino a quando non saranno aperti gli archivi su quest'argomento, lo studio di Korn rimarrà autorevole. Allo stesso tempo, l'autore scrive in modo talmente convincente che alcune parti della sua narrazione sembrano storia popolare. Come nel caso del volume di Graham E. Fuller, Il centro dell'universo (recensito in Orbis, Primavera 1992), Impasse mostra i meriti dell'analisi diplomatica americana, un genere ingiustamente biasimato.
Korn trae due conclusioni importanti riguardo alla guerra di logoramento. In primo luogo, essa non ha cambiato in modo considerevole la posizione diplomatica né quella militare di entrambi i lati, e pertanto è stata "una guerra senza vincitori né vinti". In secondo luogo, alla fine degli anni Sessanta gli egiziani e gli israeliani hanno sprecato una reale opportunità di avviare il processo di pace e così sono tornati inutilmente a imboccare la via della guerra. Le due parti finirono per far tesoro della loro opportunità solo dopo che nell'ottobre 1973 in migliaia persero la propria vita.