L'idillio tra l'India e l'Impero ottomano è noto grazie alle fonti britanniche e indiane ma Özcan rimpolpa la storia – ed è una storia affascinante – con delle informazioni provenienti dagli archivi turchi. Innanzitutto, egli mostra che il legame indiano non è cominciato, come si è soliti pensare, negli anni Settanta del secolo scorso, ma risale agli anni Trenta del XVI secolo, quando gli ottomani inviarono una flotta di duemila uomini a Diu e i musulmani indiani espressero il desiderio di una sovranità ottomana. Verso il 1550, si sviluppò altresì un legame culturale, sì che un famoso architetto turco costruì delle celebri opere ad Agra e a Delhi. Il legame poi proseguì; nel 1777, ad esempio, il sultano di Malabar cercò un aiuto finanziario da parte di Istanbul.
In secondo luogo, Özcan mostra come l'Impero ottomano abbia avuto questo stesso ruolo per un gran numero di altri Paesi musulmani – come i canati dell'Asia centrale e la lontana Aceh (nell'Indonesia odierna). È interessante notare che questi paesi non solo chiesero l'aiuto ottomano (che talvolta hanno ottenuto – venti corazzate furono inviate nel 1556 ad Aceh per combattere i portoghesi), ma offrirono anche i loro servigi (il can di Bukhara offrì tutto il suo aiuto nel 1719 contro la Russia).
Con il crollo del potere musulmano in India nel 1857, in questo paese si sviluppò la brama per i simboli della sovranità turca, che i britannici sfruttarono rapidamente per i loro fini (ad esempio, convincendo il sultano ottomano a incoraggiare gli indiani ad accettare la dominazione britannica). Il Sultano Abdul-Hamid II (che regnò dal 1876 al 1908) insistette molto sul suo ruolo panislamico, arrivando ad affermare che "una sola parola" detta da lui "sarebbe bastata per dare inizio a un jihad contro (…) i cristiani". Naturalmente, quando scoppiò la guerra nel 1914, quella "sola parola" non si dimostrò sufficiente e anche se i musulmani indiani rimasero uniti ai loro correligionari turchi, essi non si rivoltarono contro il dominio britannico. Al contrario, gli indiani non riuscirono a fare nulla per impedire a Kemal Atatürk di abolire il califfato nel 1924, un atto che, in effetti, ruppe i legami fra i musulmani della Turchia e dell'India.