Che cosa dice l'Islam dei non-musulmani? La vasta letteratura su quest'argomento tende a esitare basandosi quasi esclusivamente sullo stesso Corano. Come asserisce con garbo Friedman, docente di studi islamici all'Università di Gerusalemme, "alcune delle opere più importanti sul nostro argomento si basano unicamente su qualche versetto coranico e, cosa sorprendente, non ricorrono all'enorme quantità di materiale contenuto negli hadith, tsafir e fiqh". Il fatto di voler concentrare l'attenzione sul Corano piuttosto che sui milioni di hadith (detti e fatti attribuiti a Maometto) è di certo comprensibile, ma per una reale comprensione della giurisprudenza musulmana e della filosofia, devono essere presi in considerazione gli hadith.
In un tour de force, Friedman passa in rassegna la letteratura hadith su una serie di argomenti che riguardano gli atteggiamenti tenuti dai musulmani prima del periodo moderno verso i non-musulmani, compresi l'eguaglianza davanti alla legge, la coercizione religiosa, l'apostasia e i matrimoni interreligiosi. La forza della sua analisi risiede nelle differenze da lui rilevate tra le epoche e le madhhabs (le scuole giuridico-religiose). Ad esempio, Friedman mostra che mentre i primi musulmani garantirono ai non-musulmani un'eguale protezione contro l'omicidio, nel tempo, solo una delle quattro scuole giuridico-religiose madhhabs sunnite ha mantenuto questo ruolo. Più in generale, lui sostiene che questo sviluppo col passare del tempo comporta che "l'idea della superiorità islamica ha avuto il sopravvento come fattore decisivo nel determinare la legge".
Questo tema della supremazia islamica è di estrema importanza; come dice un hadith: "L'Islam è superiore e nulla deve elevarsi al di sopra dell'Islam". Friedman osserva che, con qualche rara eccezione, i musulmani per tutto il periodo premoderno "hanno affrontato le altre religioni da una posizione di potere dominante e hanno beneficiato nei loro confronti di una posizione di superiorità incontestabile". In larga misura, questo ha anche caratterizzato il loro comportamento verso la tolleranza e la coercizione.